Come gestire il dolore, gli infortuni e l’allenamento negli adolescenti – Parte 2
Introduzione
Lo scopo della seconda parte di questo blog è descrivere i semplici processi da considerare nella creazione di un piano di gestione del dolore o di una condizione di infortunio in bambini o adolescenti. Esamineremo come ottenere l’aderenza al trattamento, un modello di sviluppo atletico a lungo termine (LTAD) e le varie implicazioni di trattamento lungo questo continuum. Se non l’hai già letto, clicca qui per la Prima Parte, che descrive l’anatomia/fisiologia della crescita e dello sviluppo insieme ai segnali di allarme in ambito pediatrico.
I Bambini Non Sono Piccoli Adulti
Il Dottor Teddy Willsey ha creato una eccellente research review nell’edizione di novembre 2020 di Physio Network, dove descrive metodi basati sull’evidenza per coinvolgere i pazienti adolescenti nel processo di riabilitazione. Questa revisione ha evidenziato 3 barriere principali negli interventi considerati efficaci con pazienti adolescenti e le raccomandazioni per superarle. Queste erano:
Capacità
Che era l’abilità fisica e psicosociale del paziente di aderire effettivamente all’intervento. Gli interventi più efficaci qui includevano un’istruzione chiara e appropriata su come l’intervento potesse aiutare, e come potesse essere realizzato nel contesto del bambino.
Opportunità
Che comprendeva le barriere logistiche e ambientali uniche che i bambini affrontano. L’individualizzazione delle prescrizioni dell’intervento per adattarsi al contesto del bambino era la cosa più importante.
Motivazione
Che comprendeva la volontà del bambino di impegnarsi nel processo di riabilitazione. Non sorprendentemente, la definizione di obiettivi realistici, il monitoraggio delle prestazioni e rendere l’intervento piacevole erano gli aspetti più importanti qui (1).
Quando lavoravo con giovani atleti che presentavano disabilità, uno dei miei mentori mi aveva indirizzato verso l’articolo “F words of childhood disability”. Questo articolo ha avuto un impatto profondo su come strutturo le sessioni con bambini e adolescenti. L’articolo delinea ciò che credo sia la migliore pratica nella creazione di un piano di trattamento efficace e si collega ai risultati della precedente review.
Funzione
I bambini non faranno cose che non sono direttamente correlate a ciò che vogliono fare. Concentrati sulla funzione, non sulle limitazioni, e su come il tuo intervento migliorerà la loro funzione per ottenere aderenza al trattamento.
Famiglia/Amici
La rete più stretta di un bambino deve essere coinvolta nello sviluppo del piano di trattamento. Famiglia e amici possono essere i principali facilitatori nella sua effettiva aderenza al trattamento.
Fitness
L’infanzia è uno dei periodi più importanti per promuovere l’attività fisica per la salute a lungo termine. Trova un modo per mantenere il rapporto positivo del bambino con l’esercizio fisico durante questo periodo di riabilitazione.
Divertimento
Un intervento di riabilitazione per un bambino dovrebbe essere basato sul gioco / divertimento e che ha come effetto collaterale intervento riabilitativo che si vuole attuare. Si consiglia di progettare la riabilitazione in questo modo. È molto più probabile ottenere il dosaggio richiesto di esercizi come i “wall sits” per l’Osgood-Schlatter se mentre il bambino fa l’esercizio gioca a “patty cake” con la mamma, o vedendo quanti canestri può fare prima di cadere, piuttosto che con un noioso mantenimento isometrico cronometrato (2).
Implicazioni del Modello LTAD nella Gestione
Il modello LTAD ci aiuta a semplificare i nostri consigli e la nostra formazione riguardo ai tipi di attività fisica e all’intensità appropriata per il paziente.
FUNdamentale (6-10 anni)
Imparare i modelli di movimento prerequisiti, come squat, affondi, corsa, salto/atterraggio, colpire, rotolare, lanciare, colpire, ecc. L’obiettivo in questo periodo dovrebbe essere sviluppare una base di movimento ampia con gioco strutturato e non strutturato. Imparare a manipolare il proprio corpo con un’intensità massima di 15 ripetizioni massime (RM) dovrebbe essere la maggior parte dell’allenamento qui. Gli interventi terapeutici dovrebbero essere basati sul gioco e sul divertimento, pur mirando alla specifica condizione che il bambino presenta. La specializzazione sportiva a questa età è un rischio per gli infortuni da sovraccarico.
Allenarsi per Allenarsi (11-13 anni)
A questa età migliorare la condizione fisica generale e la capacità nei movimenti precedenti è la chiave. Potremmo anche dover regredire ad alcune strategie fondamentali intorno al periodo del picco di velocità di crescita (PHV) se questo coincide con una perdita di coordinazione neuromuscolare ed a possibili infortuni o schemi motori a rischio. La maggior parte dei bambini di questa età può tollerare l’allenamento con resistenza esterna se necessario (10-15RM). Qui è probabile che sia necessaria una certa specificità sportiva nella riabilitazione/allenamento.
Allenarsi per Competere (14-17 anni)
A questa età circa il 50% dell’allenamento/riabilitazione può essere personalizzato verso la specificità sportiva. L’allenamento con intensità da moderate ad alte (8-15RM) può essere considerato in programmi di riabilitazione e allenamento, concentrandosi su sollevamenti altamente tecnici.
Allenarsi per Vincere (18+ anni)
A questa età la specializzazione sportiva è da considerarsi normale e generalmente l’obiettivo è sulle prestazioni specifiche poiché il corpo è per lo più maturato e si è evoluto con successo attraverso le fasi richieste. In questo gruppo ci sono poche considerazioni intorno alla riabilitazione/allenamento che sono diverse rispetto agli adulti (1-4).
Il Mito delle 10000 Ore
Voglio davvero sfatare il mito che la regola delle 10000 ore aiuterà a migliorare le prestazioni del piccolo Jill o Johnny. Se c’è da sottolineare qualcosa, questa mentalità è stata dimostrata portare a un numero relativamente inferiore di atleti ad alte prestazioni e aumentare l’incidenza degli infortuni. Se non altro, gli atleti multisportivi che si concentrano sullo sviluppo basato sul gioco sono migliori performer e hanno meno rischio di infortuni.
Come regola generale, il totale delle ore di allenamento/riabilitazione a settimana non dovrebbe mai superare gli anni di età del paziente. Detto semplicemente, se si lasciano i bambini essere bambini, è improbabile che si spingano al punto di infortunio da sovraccarico. È solo quando vengono forzati in livelli elevati di allenamento strutturato ripetitivo che il rischio di infortunio aumenta. È anche importante promuovere un periodo off per ogni adolescente per almeno 12 settimane senza allenamento sportivo strutturato. Qui, essi possono dirigere autonomamente le loro capacità fisiche ed emotive, mantenendo le abilità attraverso gioco specifico per lo sport e/o diversificato (3-6).
Specialisti in Sport ad Alte Prestazioni per Giovani/Adolescenti
Quanto segue è per coloro che lavorano con specialisti in sport giovanili ad alte prestazioni (anche se si spera che questa categoria stia diminuendo a causa di tutto ciò che ho menzionato sopra). La gestione della quantità di stress da allenamento a cui questi atleti possono essere esposti è stata suddivisa in 3 categorie. Vale la pena considerare queste categorie per il ritorno all’allenamento/sport in quanto possono aiutare a determinare il tasso di re-loading/ritorno allo sport e mitigare il rischio di re-infortunio. Queste categorie sono:
- Atleti sensibili al carico che sono performer ad alte prestazioni e che mostrano un’intolleranza costante allo stress da allenamenti altamente specifici. Progredire con cautela nella riabilitazione e nei carichi di allenamento.
- Atleti indifferenti al carico che sono performer ad alte prestazioni con bassa fomrazione nell’allenamento ed immaturità scheletrica. Evitare picchi nei carichi di riabilitazione/allenamento fino alla maturità scheletrica.
- Atleti tolleranti al carico sono maturi a livello scheletrico e/o hanno una storia di successo con pianificazione dell’allenamento sport specifico caratterizzato da 1 ora per ogni anno di età. Assicurarsi comunque che il bambino stia tollerando psicologicamente l’allenamento e non si stia esaurendo (7).
Conclusione
Abbiamo concluso la parte 2! Spero che ti abbia fatto riflettere su come costruire un intervento per bambini di tutte le età ed obiettivi.
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References
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